![]() | Poteri paranormali e sedute spiritiche, persuasori occulti e desideri inconfessabili; personaggi dubbi ed altri decisamente più sprovveduti. L'investigatore privato Luca Baldi è alle prese con una storia complicata che si dibatte tra il bene e il male e fra il sacro e il profano ma dove, soprattutto, l'importante è capire che tutto non è quello che sembra e che, all'origine, anche il mistero non è quello che appare. |
![]() | Una festicciola in campagna, un bacio e molte promesse reciproche, non mantenute. Casualità e destino si incrociano ed alimentano una storia di passioni ossessive, legami sentimentali irrisolti, obiettivi sottaciuti, in una vicenda che porterà l'investigatore Luca Baldi ad una scoperta, come sempre, sconcertante. |
![]() | Creduto morto in un incidente aereo, un uomo facoltoso, dopo diciassette anni, ritorna nella sua città natale. Ma niente è come prima e nuove coincidenze si accingono a rimescolare ancora le carte della sua esistenza. Riuscirà l'investigatore Luca Baldi a recuperare il bandolo della matassa e a rimettere le cose in ordine? |
![]() | In che luogo era finito? Si trovava in un abituro fatto di pietre, con degli assi di legno e tronchi d’albero che costituivano il tetto. […] Lo sconosciuto dal colorito olivastro si rivolse a Baldi: |
![]() | C’è qualcosa di sospetto nel modo in cui è avvenuto un incidente stradale. Sei mesi dopo, in una notte tempestosa di dicembre, il dottor Motta giace a terra nel suo studio, in una pozza di sangue. L’investigatore privato Luca Baldi, è alle prese con un misterioso assassinio, e pian piano dovrà sistemare tutti i tasselli dell’intricato puzzle, complicato da una improvvisa sparizione. |
![]() | La gemella teneva ancora la faccia tra le mani. Era rigida, immobile, a Baldi bastò uno sguardo per capire che la donna aveva bisogno di aiuto. Un nuovo incarico, per una storia sconvolgente, di un'inverosimile vicenda, le cui vicissitudini si intersecano paurosamente tra di loro.
Qui la recensione. |
![]() | Un amore non corrisposto induce il misterioso assassino a commettere un duplice omicidio. Alla fine della triste vicenda, l' investigatore privato Luca Baldi commenterà: " e pensare che non l' avevo neanche preso in considerazione!" |
Ci sarebbero tante cose da raccontare, ma c'è un particolare che è impresso nella mia mente: una borsetta nera nera lasciata sul divanetto di fronte alla reception. La vedevo lì abbandonata: la prima sera, la seconda e poi la terza... Ma di chi era quella borsetta? L'aveva dimenticata una cliente distrattamente? No! No! apparteneva a lei, a zia Fortuna. La custodiva sempre al suo fianco. Seduta aspettava sempre ogni sera, che arrivasse qualcuno... per venire a farle visita. Ma quasi tutti l'avevano dimenticata... E la borsetta nera era rimasta lì, incustodita, quella che aveva "dispensato per tanti anni parecchie persone. | |
Non permettete di farvi coinvolgere dal peccato, e che i brutti pensieri passino nel vostro cervello seccato. Il Maligno è sempre presente, non vede l'ora di prendervi, è potente. Basta solamente avere buon senso, e molte volte, anzi ogni momento ci penso. Tanti purtroppo, sono lontani dalla verità... il tempo stringe, il mondo si sfalda: fidatevi è concreta cecità... | |
Ho incontrato i miei amici, gli amici del mio paese. Che gioia averli rivisti, di averli avuti accanto a me per una serata dopo tanto tempo, una serata diversa dalle altre. Parlavamo il nostro dialetto come ai bei tempi andati. Che gaudio aver passato alcune ore insieme, di esserci finalmente incontrati. | |
Italia bella, Italia mia, ma cosa ti è successo? Purtroppo non ti conosco più. In questo temporale dove sei? Ogni giorno ti vedo incredula, piangere... Molti hanno combattuto per te, tanti eroi sono morti per te. Adesso sei totalmente in un mare di guai, tutto intorno a te è frastornato, dalle Alpi al Gennargentu. Ah!! Quante volte avrei voluto salvarti, e chi sono io? Come avrei potuto? Qualcosa cambierà tra un pò? Sarà diverso? Ormai sei diventata come Sodoma e Gomorra... "Ai posteri l'ardua sentenza..." | |
Giorno dopo giorno combatti contro i mulini a vento; parole perse ogni momento in questa gabbia di matti. Sembra che al cuor non tocchi, ciò che è giusto ai loro occhi. Sei sempre pronto a fermarti, ormai nessuno di loro può darti la certezza di non compiere più errori. Così, tu resti qui, mentre lavori tutto l'anno assorto nei tuoi pensieri, sperando che non si svelino le storie di ieri. | |
La scuola finisce, il divertimento scompare. Gli anni più belli, lasciati dietro i banchi.. Quante feste, quante risate, abbandonate nell' aula. Ora consumo le scarpe, alla ricerca di nuovi amici... e di un lavoro non ancora trovato.
27.5.1976 | |
Stai a pensare sul tuo letto, con la sigaretta accesa, alla licenza, e al tuo tetto lasciato da poco, ti pesa la settimana appena passata, a casa, forse.. con la tua ragazza, era meglio cambiare data per non rimanere nella corazza; a difendere i tuoi sogni, dai sempre numerosi bisogni, giunti alla tua mente.. ogni giorno senza far niente.
3.7.1979
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Han messo una radio, è il divertimento del paese, ognuno fa le sue pretese, si ascolta anche allo stadio. Lavora un tipo snello, dall' aria sempre abituale, non può lasciare il suo gioiello anche se è una farsa serale. E' il mormorio della gente, quando c' è una novità, in un paese dove non c' è niente, e non dubitate della mia verità!
20.10.1978
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Galleggiavano sulle onde del mare, due pezzi di sughero legati. Sembravano due innamorati, che non potevano più dividersi. Con gli occhi spalancati, li ammiravo con tanta gioia, avevo trovato anch' io l' amore...
6.5.1978 | |
Passare e ripassare davanti a un cartellone pubblicitario, come se vedessi il tuo volto stampato su quel pezzo di grande carta. Ormai non è più possibile incontrare il tuo corpo, comprato.. da un giovane tempo fa.
27.4.1978 | |
Ho messo di nuovo i piedi in questa casa dalle mancanti porte... Ho incoraggiato il mio cuore a vivere la giornata. Ho passato sette giorni di pace, senza occupare la mia mente di pensieri che portano il pianto. Ho sciupato forse quei giorni, senza mai approfittarne.. Ma che dovevo fare? I giorni sono passati come il vento..
2.7.1979 | |
Piove, il cielo è cupo, le strade sono ormai bagnate, rimango a casa, ma ho un impegno... non posso mancare!! Piove ancora.. che sfortuna, proprio oggi; che faccio? Aspetto? Chissa? Le preghiere non bastano, aspetterò dietro la finestra. Finalmente la pioggia si è fermata, ormai è troppo tardi...
17.2.1976
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Passeggiare noi due, sotto la pioggia, senza ombrello, senza dirci sempre le solite cose. Cose di ogni giorno, di ogni momento, senza cadere nella noia comune. Sara bello parlare, dunque! Sotto la pioggia, spensierati... bagnarsi e saltellare di quà e si là, cantando a squarciagola, rincorrendo un cane bagnato fino a mozzarci il fiato. Che felicità fare tutto questo, ridere soltanto e fregarsene di tutti, e non stare a pensare, se queste cose si possono fare. Si vive una volta soltanto, e non c' è tempo da peredere...
25.2.1878
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Abitano in quei palazzi, il gruppo di ragazzi che rubano per mangiare, è per loro giocare... Scompaiono in un baleno, come la volpe seguita dal veleno. Ora i ragazzi sono contenti, possono mettere qualcosa sotto i denti.
8.7.1976 | |
Ti cercavano, aspettavano il tuo arrivo con ansia. Ma tu.. con il tuo orgoglio, hai spento i loro cuori. Sei riuscito a liberarti di loro, con i tuoi modi di fare.. e non hai alzato gli occhi per salutare.
6.7.1976 | |
Che daresti per avere un figlio, almeno uno, tanti anni passati con le speranze... preghiere..e tanti chissà? Tante informazioni, tante attenzioni, forse domani? Fra una settimana? Almeno un bambino, uno... in una stanza vuota, dove la sua voce ti darà volontà e gioia di vivere..
16.2.1981
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Non fuggire, non scappare, invano tra la folla di un mercato settimanale. Non nascondere il tuo volto, da una sciarpa che non esiste. Sorridi al nuovo giorno, e alle scene che ti sono davanti. Resta a vedere, a chiedere notizie di prima pagina. Le pantofole sono piccole? gira ancora, le troverai.. nel mercato della gente che non possiede mai...soldi.
29.1.1981
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Soffocare, e poi ancora liberare il mio cuore dalle cose che mi erano ostili. Un salto, un baleno, e già è mercato!! La gente credulona capisce, non sa, sa solo parlare, e poi ancora parlare... Sono i medici della gente che curano a modo loro, senza scrupoli e peli sulla lingua. Ormai sanno ogni cosa, e mentire non conviene.
25.1.1981
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L' autunno è appena ritornato, e con esso è ritornata la nostalgia. Oggi c' è il solito venticello che sfiora i volti ancora caldi dell' estate corsa via da poco.. Le strade sono quasi abbandonate, si vedono come sempre gli innamorati che non possono farne a meno. Le foglie cadono, sono mature, e nelle campagne, le farfalle partono per luoghi migliori. Nell' aria si sente odor di pioggia, e le lumache escono dalle tane assaporando ancora una volta l' odore dell' autunno. Ho visto un albero di cotogno, da qui si vede molto bene!! Oggi ho rivisto anche le castagne, è volato via un altro anno...
4.10.1978
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Evitare tante strade, come fai tu, col mantello nascondi il tuo corpo, e ti ripari dalla pioggia con l' ombrello del tuo ragazzo appena lasciato. Un brivido, e una storia appena passata, rinfrescano il tuo viso e la mente da un lungo letargo, e un buffo ricordo apre il tuo cuore dall' unico tuo amore.
30.1.1981 | |
Con il pane sotto il braccio, l' arrotino si avvia tranquillo verso casa. Ha sudato tutto il giorno per le vie del paese, ognuno faceva le sue pretese. Con garbo lavorava serio, pensando alla moglie e ai suoi sei figli; lui non li avrebbe voluti, però è contento lo stesso. La sera si ferma a pulire, il suo piccolo macchinario, rimette l' acqua, e anche l' olio. Ogni giorno è sempre così, sperando che l' indomani sia migliore, che trovi il pane, e un' altra cosa..
21.6.1977 | |
Non ho più voglia di scrivere, di fare qualcosa, di pensare... Una chitarra adesso è nel mio cuore, la suona uno con la barba folta, strimpella canzoni allegre, le altre faranno sicuramente male...
9.7.1979 | |
Nella strada buia e deserta, dove i lampioni mancano da tempo, l' ubriaco ritorna a casa, ridendo e cantando a squarciagola. Le poche finestre appena accese, si ribellano, lanciandogli contro improperi, imprecando di non poter dormire. Ma la moglie è sempre sveglia, ormai è abituata.. con le lacrime agli occhi, rivede tale supplizio. Litigano sempre, ogni notte, le solite parole, le solite frasi, parole amare, parole ingiuste, davanti ad una donna che non può avere bambini.
8.7.1977 | |
Il manicomio non l' ha accettata, la solita prostituta, che bestemmia davanti a tutti. Ormai han fatto abitudine le persone serie.. che abitano nel suo portone. Grida a squarciagola, ma per fortuna, nessuno l' ascolta; attillata, cerca di nascondere l' età per i giovani.. che hanno bisogno, per lui che s' è fatto prete, rifiutando tempo fa l' unico suo amore.
22.9.1977
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Oggi: " San Valentino " gli innamorati si affrettano a cercare i regali più belli ricambiando il proprio amore. Ma io sono solo, non ho alcun rimpianto, mi dispiace solo una cosa: la sua compagnia...
14.2.1976 | |
Usciva da una porticina, poco lontano dalla chiesa, un uomo anziano, il parroco. Ma seduto su di uno scalino, era afflitto un fanciullo. Si asciugava gli occhi pieni di lacrime, con le piccole manine, e poi le puliva sui pantaloni. Lui si avvicinò, gli accarezò il capo, e i due si diedero la mano...
13.1.1977
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Barcollava un pazzo in stazione, era giunto in una stalla viaggiante. L' hanno sbattuto di quà e di là, lasciandolo venire proprio da noi... da quattro poveracci, che hanno la notte sofferto. Rideva, parlava da solo, guardava lei, chiedeva consigli per distrarci.. Ma lui guardava ancora lei, con un sorriso dolce.. e lei nascondeva gli occhi, per non guardare lui...
2.5.1979
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Passi affrettati per vedere una persona che ormai ha paura della gente. L' affanno per salire scale fino all' ultimo piano. Suonare il campanello, e l' attesa di vedere un giovane cambiato da tante peripezie... e piangere, non dalla gioia, le stampelle aiutavano il mio amico.
17.9.1980 | |
Non hai ancora figli, forse non li puoi avere. I tre anni di matrimonio, non hanno colmato la tua ansia, la gioia di sposarti, la tua pena, non avere bambini. Le tue giornate in ospedale, le fallite speranze, ancora... ma il dottore cosa dice ora?
14.10.1978 | |
La macchina correva, aveva molta fretta... ma tu vecchia non scappare, avevi anche un bastone, e tra le mani, le buste della spesa. Ma tu scappavi.. anche tu vecchia, avevi paura della morte..
20.5.1976 | |
Dipingeva la sua tela, sull' orlo di una scogliera. E' un luogo dove, lo scarico della fogna nutre i topi che aumentano giorno dopo giorno. Ho cercato di imparare, ho cercato di scoprire, perchè le sue mani tremavano.. Ma lui esigeva un' altra risposta, i suoi quadri mai venduti, e lei che aspetta un bambino..
19.10.1978
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Coriandoli sparsi invano per il carnevale trascorso da poco. Miniere di gioielli gettate lontano per una sfilata senza fuoco. Giornali dai tanti articoli, banconote sempre più piccole, per giorni senza binocoli, evitando le camuffate trappole. E' un' altalena di mercati, dove tutti i giorni giocano con le maschere, assillati, dalle proteste, e pagano la loro vita per una guerra che non avrà mai fine...
12.3.1979
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E' difficile stare a casa, quando non fai niente dalla mattina alla sera. Si discute a tavola, dei miei futuri problemi. La domenica è sempre più difficile avere un pò di denaro, senza lavoro, senza soddisfazioni. Ma i soldi erano pochi, non ho protestato di fronte a mio padre.
20.11.1978
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Abbandonare gli studi con sincerità, sapendo di non farcela, che bontà. Telefonare a casa, sapendo di litigare, di farli ancora rammaricare. Soldi buttati al vento, libri comprati per illusioni di un momento. Di fronte alla amarezze tutto si svela, ma la verità spesso si cela. Mangiarsi un buon panino, per dimenticare, di abbondonare.. Mi daranno tutti del cretino, ma presto mi saprò perdonare.
17.5.1978 | |
Correre tra i campi di grano, per lasciare ogni tanto la città. Dimentichiamo le preoccupazioni di sempre, e affrontiamo la terra mai voluta. Correre ancora con le braccia aperte, con un aquilone aiutato dal vento, per un attimo con il cuore spento, dalla mai raggiunta felicità...
6.5.1978 | |
La primavera è giunta, e con essa anche le rondini. I fiori sbocciano, i campi ormai verdi fanno posto al tratturo dei pastori che vanno alla masseria. Il ruscello scorre nella valle, e nelle stalle si sente odor di fieno. I cani abbaiano contenti, gli uccelli svolazzano nel ciel sereno, e lo zefiro di marzo, porta via l' amaro inverno. I bambini giocano, e nel cortile si ode il martello del calzolaio sulle scarpe ancora bucate.
21.3.1979
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E' ormai l' alba, le poche nuvole nascondono il sole che sta per nascere. I primi pescatori portano sulle spalle i lunghi remi, altri si trascinano dietro la pesante rete. E' un giorno duro, un giorno come un altro. La spiaggia buia e deserta, vede allontanarsi le prime ombre, si ode soltanto lo sciabordìo dell' acqua contro le barche che lentamente si allontanano. Ma il miagolare di un gatto affamato fa eco sul mare tranquillo, dove, come sempre.. passeranno un pò del loro tempo migliore.
27.9.1976
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No!! Non abbracciarmi, adesso viene lei. Non scherzare, se mi scopre! Che ora è? E' tardi? Non verrà più...
24.5.1976 | |
Oggi fa freddo, tira vento, e un brivido sulla mia pelle mi rammenta quella sera: le stelle. Si perdeva tempo, a stento le prime battute ridicole dopo pochi minuti di silenzio. Il sibilo del vento, e il vizio di alcune risate pettegole, portavano via la stupida commedia per la lunga strada, dove tornerà la luna cupìda, per far si che non accada...
29.1.1979
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Oggi ho visto una calandra volare vicino casa mia, l' uccello preferito di Sandra, era una volta la sua compagnia. Sfuggiva a tanti fucili spietati, come quel giovane eludeva le giornate; non voleva giocare ancora ai pirati con le ragazze ormai innamorate.
3.10.1978
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Ancora una volta lui deluso, calpestava i fiori del prato, inciampando nelle poche zolle di terra. Se ne tornava pensando al suo rifiuto, masticando rabbia come era solito fare. Ma lei non si curò, si pulì il suo nuovo jeans, e se ne andò soddisfatta..
13.2.1978
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Perdere il tempo a consumare le suole delle scarpe per una strada diventata nauseante. Condurre una vita noiosa ogni giorno senza fare qualcosa, e una storia d' amore con la ragazza del cuore. Progettare tante, ma tante cose ma alla fine, i progetti non si avverano mai. E' un' illusione di sempre.. quella dei futuri sorrisi, ammiccando l' occhio ad una ragazza che ti gira intorno da tempo, eludendo lo sguardo degli amici quelli che magari salutano sempre.
2.2.1981 | |
Incredulo giochi con la bicicletta nel tuo affollato quartiere. Ridi, scherzi, fai acrobazie, la gente che ci abita, guarda e capisce.. non esige molto da un piccolo fanciullo. Tua madre non può chiamarti, è occupata altrove, piange... Piange l'ultimo giorno di tuo padre, e tu forse sei contento, perchè hai visto un manichino con le scarpe nuove..
4.9.1977
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E' da tempo che non scrivo, che non sfogo le mie ansie... leggevo soltanto le mie poesie credendo di essere un divo. Adesso ascolto come sempre la radio, pensando di passare le ore, ma alla fine è solo rancore di non aver provato un pò di gaudio. E' l'abitudine di tutti i giorni, si sogna ad occhi aperti il futuro come l'arancio che non è ancora maturo.. e tu cosa fai ora? Ritorni?...
2.10.1978 | |